L'epidermide,
a sua volta, è formata da diversi tipi di cellule: i melanociti, che
hanno il compito di produrre la melanina, un pigmento che protegge dagli
effetti dannosi dei raggi solari, e i cheratinociti, più numerosi.
I
cheratinociti presenti nello strato più esterno dell'epidermide sono
chiamati cellule squamose e se si trasformano in un tumore, prendono il
nome di carcinoma spinocellulare. I cheratinociti dello strato più
profondo sono invece detti cellule basali e possono dare origine ai
carcinomi basocellulari. Entrambi sono tumori cutanei non melanomatosi,
cioè tumori della pelle diversi dai melanomi, che invece originano dai
melanociti.
Quanto è diffuso ?
I
tumori cutanei non melanomatosi sono tra i tumori più diffusi in
assoluto. Escludendo i melanomi, 8 tumori della pelle su 10 sono
carcinomi a cellule basali, mentre i rimanenti 2 sono carcinomi
spinocellulari.
Chi è a rischio ?
I
carcinomi basocellulari e spinocellulari si sviluppano soprattutto a
livello delle parti del corpo più esposte al sole: viso, orecchie,
collo, cuoio capelluto, spalle e dorso. Uno dei principali fattori di
rischio è l'esposizione a raggi ultravioletti (UVA e UVB) che derivano
principalmente dal sole, ma anche da lettini e lampade solari, che
devono quindi essere utilizzati con estrema cautela. Sono stati
identificati come fattori di rischio anche il contatto con l'arsenico e
l'esposizione a radiazioni ionizzanti, alcune anomalie genetiche e
un'insufficienza del sistema immunitario dovuta a precedenti terapie, a
trapianti oppure all'AIDS. Inoltre il fumo e alcuni trattamenti per la
psoriasi possono aumentare il rischio di sviluppare un carcinoma
spinocellulare (soprattutto a livello delle labbra nei fumatori).
Avere
la pelle molto chiara, un'età avanzata ed essere uomini sono inclusi
tra i cosiddetti fattori di rischio non modificabili, sui quali cioè non
è possibile intervenire.
Tipologie :
I tumori della pelle diversi dal melanoma sono classificati in base alle cellule da cui hanno origine.
I
carcinomi basocellulari (o basaliomi) originano dalle cellule basali,
nello strato più profondo dell'epidermide, mentre i carcinomi
spinocellulari (o a cellule squamose) dalle cellule più superficiali
dell'epidermide. Carcinomi spinocellulari e basocellulari rappresentano
la quasi totalità (oltre il 99 per cento) dei tumori della pelle non
melanomatosi, ma esistono anche altre rare tipologie di tumore cutaneo
come per esempio il carcinoma a cellule di Merkel, il sarcoma di Kaposi e
il linfoma cutaneo.
Sintomi :
Questi
tumori cutanei causano solo raramente sintomi nelle fasi iniziali. In
alcuni casi, quando diventano abbastanza grandi e sono in stadio più
avanzato, possono sanguinare o provocare prurito e dolore.
In
genere, quindi, i segni sono soprattutto la comparsa o il cambiamento
di aspetto di qualche lesione o macchia sulla pelle. I carcinomi
spinocellulari appaiono come noduli o aree con bordi più alti e una
depressione centrale, talvolta sono ulcerati, sanguinano raramente e di
solito hanno margini poco definiti. I carcinomi basocellulari appaiono
invece come piccoli noduli di aspetto perlaceo oppure come chiazze di
colore rosa, aumentano lentamente di dimensione e qualche volta possono
essere pigmentati e venire scambiati per melanomi.
In presenza di questi segni, è sempre consigliato rivolgersi allo specialista (dermatologo).
Prevenzione :
La
strategia di prevenzione più efficace per ridurre il rischio di
carcinomi basocellulari e spinocellulari consiste senza dubbio nel
proteggersi dai raggi ultravioletti. Ciò significa evitare di esporsi al
sole nelle ore più calde (tra le 10 e le 16) e, quando ci si espone,
indossare sempre cappello e occhiali scuri e utilizzare una protezione
solare adeguata per il proprio tipo di pelle, applicandola più volte per
garantire una copertura completa e continua. Tutti questi accorgimenti
valgono soprattutto per i bambini la cui pelle è molto più sensibile ai
danni prodotti dal sole.
Ai
fini della prevenzione è importante evitare sostanze chimiche dannose
come l'arsenico. Inoltre è molto utile controllare periodicamente
l'aspetto della propria pelle, idealmente in una stanza ben illuminata,
di fronte a uno specchio e facendosi aiutare da altri per controllare le
aree non raggiungibili dal proprio sguardo.
Diagnosi :
Il
dermatologo, nel corso di una visita completa, valuta la storia
personale e familiare del paziente ed effettua un accurato esame visivo
della pelle grazie all'uso dell'epiluminescenza, una speciale tecnica di
ingrandimento e illuminazione della pelle. La diagnosi certa di tumore
viene effettuata però solo con una biopsia, una procedura durante la
quale si preleva una porzione di tessuto che viene poi analizzata al
microscopio.
Evoluzione :
Lo
stadio di un tumore indica quanto la malattia è diffusa nell'organismo
ed è un parametro molto importante per determinare la prognosi e
decidere il tipo di trattamento da intraprendere. I carcinomi
basocellulari e spinocellulari, a differenza di altri tumori cutanei
come il melanoma, danno metastasi solo in rari casi e dopo molti anni
dalla loro comparsa. Di conseguenza vengono di solito rimossi quando
sono ancora localizzati.
In
caso di problemi al sistema immunitario, i carcinomi spinocellulari
possono essere ad alto rischio di metastasi e per questo si procede con
la stadiazione con il sistema TNM: i tumori possono essere classificati
in 4 stadi (I, II, III e IV) in base alla dimensione e alla posizione
della malattia (T), al coinvolgimento dei linfonodi e alla presenza di metastasi (M).
In
caso di problemi al sistema immunitario, i carcinomi spinocellulari
possono essere ad alto rischio di metastasi e si procede con la
stadiazione che segue il sistema TNM. Secondo questo metodo i tumori
sono suddivisi in 4 stadi (I, II, III e IV) in base alla dimensione e
alla posizione della malattia (T), al coinvolgimento dei linfonodi e alla presenza di metastasi (M).
Come si cura ?
I
carcinomi basocellulari e spinocellulari, se trattati nelle fasi
iniziali, guariscono nella quasi totalità dei casi e spesso possono
essere curati completamente grazie alla chirurgia o a trattamenti di
tipo locale.
La
chirurgia rappresenta in genere il trattamento di prima scelta per
questi tumori. In alcuni casi un intervento in anestesia locale, che
somiglia molto a una biopsia cutanea, è sufficiente ad asportare
completamente il carcinoma spinocellulare. Questo tumore, che coinvolge
gli strati più superficiali dell'epidermide, può essere curato anche con
il curettage e l'elettroessicazione: il tumore viene raschiato con uno
strumento apposito e poi l'area viene trattata con un ago elettrico che
distrugge le cellule tumorali rimaste. La chirurgia di Mohs consente
invece di eliminare strati sottilissimi di tessuto che vengono poi
osservati al microscopio: se sono presenti cellule tumorali si procede
con l'asportazione di un altro strato, altrimenti ci si ferma. Con
questo tipo di approccio si migliora notevolmente l'aspetto estetico
dell'intervento. Infine la chirurgia laser viene utilizzata per
vaporizzare le cellule del carcinoma spinocellulare e di quello
basocellulare molto superficiale.
Tra
le terapie locali (dette anche topiche), la crioterapia è utilizzata
soprattutto nei tumori in fase iniziale e consiste nel bruciare le
cellule tumorali con il freddo, applicando sul tumore azoto liquido. In
alcuni casi si decide invece di applicare direttamente sul tumore
farmaci chemioterapici come il 5-fluorouracile in forma di crema o
unguento oppure farmaci che stimolano il sistema immunitario contro il
tumore come, per esempio, l'imiquimod usato soprattutto nei tumori in
fasi molto precoci.
La
terapia fotodinamica consiste infine nell'applicare sul tumore un
farmaco liquido che in poche ore si accumula all'interno delle cellule
cancerose, rendendole sensibili a certi tipi di luce. A questo punto si
colpisce con una luce apposita l'area interessata, distruggendo così le
cellule tumorali.
Radioterapia
e chemioterapia sistemica (a tutto l'organismo) non sono utilizzate
molto frequentemente nel carcinomi della pelle: la chemioterapia è utile
nei casi in cui il tumore ha raggiunto i linfonodi.
Nei
rarissimi casi di carcinoma basocellulare in fase avanzata o che
ritorna dopo una prima terapia, si può puntare oggi anche sulle terapie
mirate che agiscono in modo specifico contro i meccanismi molecolari
alterati in molti di questi tumori.